By Sphera’s Editorial Team | Giugno 14, 2022

I lavori eseguiti nel settore industriale e della ricerca possono prevedere l’utilizzo di energia elettrica, meccanica, idraulica, pneumatica, chimica e termica. Questi tipi di energia sono sfruttati per scopi utilissimi, ma presentano anche dei pericoli: è responsabilità del datore di lavoro proteggere i dipendenti dalle interazioni dannose con le fonti di energia che utilizzano. Le procedure di lockout/tagout (LOTO) sono state sviluppate precisamente a questo scopo.

Per comprendere il ruolo vitale delle procedure LOTO, è importante sapere cosa può succedere quando non sono attuate. Nel 2006, un meccanico del Texas impiegato nell’industria aeronautica perse la vita quando venne risucchiato all’interno del motore destro di un aereo mentre i passeggeri salivano a bordo. Dopo aver lavorato precedentemente a un problema al motore, gli operai non avevano attuato le misure che avrebbero impedito al meccanico di interagire con il motore acceso. Le interazioni non previste con macchinari e attrezzature causano ancora incidenti sul lavoro, ma la loro frequenza e la loro gravità sono state notevolmente ridotte grazie alle procedure LOTO.

Significato e origine delle procedure di lockout/tagout (LOTO)

Per lockout si intende un vero e proprio blocco che impedisce il rilascio di energia a una macchina o a un sistema. Il blocco impedisce alla macchina o all’apparecchiatura di attivarsi inaspettatamente durante il funzionamento o la manutenzione. Per tagout si intende invece l’apposizione di un segnale su un interruttore di accensione/spegnimento o altro dispositivo di arresto per indicare agli operatori di non accendere la macchina o l’apparecchiatura. I processi di lockout e di tagout sono solitamente eseguiti insieme, bloccando la fonte di alimentazione di energia e segnalando l’operazione.

Per comprendere le origini delle procedure LOTO, dobbiamo tornare agli anni ’70. Con il paragrafo 6(a) della legge Occupational Safety and Health Act del 1970, il segretario del lavoro USA venne autorizzato ad adottare standard di consenso nazionale. La legge stabilì inoltre standard federali emessi in base ad altre disposizioni (per esempio, il Contract Work Hours and Safety Standards Act, noto anche come Construction Safety Act), come norme di sicurezza e salute sul lavoro. Nel 1971, l’OSHA introdusse i 29 CFR part 1910 Occupational Safety and Health Standards, al fine di incorporare alcuni standard di consenso nazionale e già accettati a livello federale per l’industria generale. Tali politiche e disposizioni legislative furono favorite da incidenti sul lavoro che illustrarono, con conseguenze drammatiche, la necessità di standard di sicurezza e procedure LOTO. Solo nel 1970, la forza lavoro USA, che contava circa 83 milioni di lavoratori, registrò ben 14.000 morti bianche, con una media di 38 al giorno.

Seguirono una serie di modifiche ai 29 CFR part 1910, ma gli infortuni e le morti sul lavoro continuarono. Nel 1979, a seguito della morte di 22 operai dell’industria automobilistica attribuita al mancato spegnimento di attrezzature, il sindacato United Auto Workers (UAW) inviò una petizione all’OSHA chiedendo l’approvazione di uno standard temporaneo di emergenza (Emergency Temporary Standard, ETS). L’OSHA non emise un ETS, ma nel 1980 pubblicò una comunicazione avanzata di proposta di normazione (Advance Notice of Proposed Rulemaking, ANPR) per una norma sulle procedure di lockout/tagout. Seguì nel 1989 lo Standard per il controllo dell’energia pericolosa (Lockout/Tagout), 29 CFR 1910.147 dell’OSHA, che pose le basi politiche per le procedure LOTO utilizzate ancora oggi.

Perché le procedure LOTO sono importanti?

I lavoratori sono consapevoli dei rischi presentati dall’apparecchiatura che utilizzano e, durante il normale funzionamento dei macchinari, sono predisposti sistemi e salvaguardie per proteggerli. Tuttavia, durante la manutenzione o la riparazione può essere necessaria la rimozione di tali salvaguardie, per tali attività è quindi prassi comune chiudere il flusso di energia. Il metodo LOTO fornisce procedure e strumenti solidi per garantire che questa prassi standard venga eseguita come previsto.

Secondo quanto riportato dalla pubblicazione EHS Daily Advisor, dedicata a questioni riguardanti ambiente, salute e sicurezza, un ragazzo di 17 anni aveva ottenuto un lavoro estivo come addetto alla gestione di un nastro trasportatore per il trasporto di cartoni di scarto a una rotopressa. Un giorno, il nastro si è impigliato e il ragazzo è salito sulla rotopressa per sbloccarlo. Inaspettatamente, il nastro trasportatore si è riavviato, spingendolo dentro la rotopressa e causandogli la perdita di entrambe le gambe. Se fossero state seguite le procedure LOTO, si sarebbe potuto evitare l’incidente.

Fasi delle procedure di lockout/tagout

Sul luogo di lavoro, i sistemi che utilizzano energia sono solitamente dotati di dispositivi in grado di isolare la fonte di alimentazione di energia. L’OSHA definisce un dispositivo in grado di isolare la fonte di alimentazione di energia come “un dispositivo meccanico che impedisce fisicamente la trasmissione o il rilascio di energia, fra cui, a scopo esemplificativo e non esaustivo: un interruttore a funzionamento manuale; un sezionatore; un interruttore a funzionamento manuale che consente di scollegare i conduttori di un circuito da tutti i conduttori di alimentazione non messi a terra e, inoltre, impedisce ai poli di essere azionati in maniera indipendente; una valvola; un blocco; e qualsiasi dispositivo simile utilizzato per bloccare o isolare l’energia”.

Per garantire un’ulteriore protezione, è possibile installare un dispositivo di lockout fisico sul dispositivo che isola l’energia e metterlo al sicuro con un lucchetto. L’OSHA definisce il dispositivo di lockout come “qualsiasi dispositivo che utilizzi mezzi positivi, come serrature, flange cieche e inserti ciechi a bulloni, per mantenere in posizione sicura un dispositivo di isolamento dalle fonti di alimentazione di energia, evitando così l’alimentazione di macchine o attrezzature”. Altri esempi sono i lockout multipli con valvole a sfera o a saracinesca, i lockout con interruttori automatici, a spina e a parete e i lockout pneumatici.

La componente tagout delle procedure LOTO è invece costituita da un segnale di avvertimento sul dispositivo fisicamente bloccato. Il segnale indica chi ha bloccato il macchinario, quando e perché. Il segnale resta in posizione durante tutta l’attività di manutenzione o riparazione.

Al di là del blocco e dell’apposizione del segnale sul macchinario, le procedure LOTO prevedono anche altri passaggi. I lavoratori interessati devono essere preparati e avvisati del blocco. Il personale autorizzato spegne quindi l’apparecchiatura e isola le fonti di energia, poi blocca e appone il segnale sul macchinario. Il passo successivo (critico e talvolta trascurato) è il rilascio o il controllo dell’eventuale energia immagazzinata, come l’aria compressa o i liquidi ad alta pressione. Una volta completato questo passaggio in sicurezza, il personale autorizzato verifica il lockout: solo allora sarà possibile eseguire la manutenzione sull’apparecchiatura isolata.

Una volta completato il lavoro di manutenzione o riparazione, devono essere seguiti i protocolli di rilascio LOTO. Il personale autorizzato elimina i dispositivi di lockout e i tag, informa gli altri dipendenti interessati della loro rimozione e testa l’apparecchiatura. Una volta completati questi passaggi, l’apparecchiatura può essere ricollegata alla fonte di alimentazione per il normale funzionamento.

Formazione per LOTO

I dispositivi di isolamento dalla fonte di alimentazione di energia e i dispositivi di lockout/tagout sono efficaci solo se i lavoratori li utilizzano correttamente. Pertanto, una formazione specifica è fondamentale. Solo il personale autorizzato può gestire lo spegnimento e il lockout/tagout dell’apparecchiatura. Tale personale deve essere formato sui requisiti normativi in materia di LOTO, ma anche sulle politiche e sugli standard fissati dal proprietario della risorsa, comprese le procedure specifiche per l’apparecchiatura a cui è assegnato. Ai dipendenti interessati (ossia i lavoratori le cui mansioni prevedono l’uso dell’apparecchiatura, ma non sono autorizzati a eseguire le procedure di lockout/tagout) devono inoltre essere fornite indicazioni sui motivi e le modalità di utilizzo delle procedure LOTO. Tali istruzioni devono essere fornite anche ai dipendenti che lavorano in un’area in cui sono utilizzati i controlli LOTO, anche se non utilizzano l’apparecchiatura.

Il metodo LOTO salva vite.

L’OSHA multa le aziende che non proteggono a sufficienza i dipendenti dagli incidenti evitabili, compresi quelli che avrebbero potuto essere impediti dalle procedure LOTO. Infatti, secondo l’OSHA le procedure di lockout/tagout sono state al sesto posto tra le prime 10 violazioni più frequentemente citate durante l’esercizio 2021. Dopo un incidente avvenuto nel marzo 2021 in Ohio, presso un impianto di produzione di componenti in alluminio, il direttore dell’OSHA Jim Frederick ha dichiarato: “L’OSHA continuerà a ritenere responsabile chi adotta modelli sbagliati e a sottolineare l’importanza di rispettare i requisiti di sicurezza e salute capaci di salvare vite”. Le procedure LOTO salvano davvero vite: si stima che, solo negli Stati Uniti, impediscano circa 120 morti e 50.000 infortuni all’anno.

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