By Sphera’s Editorial Team | Giugno 21, 2022

La valutazione del ciclo di vita (LCA) è definita come l’analisi sistematica dei potenziali impatti ambientali di prodotti o servizi nel corso del loro intero ciclo di vita.

Durante la valutazione del ciclo di vita (analisi del ciclo di vita), vengono considerati i potenziali impatti ambientali che si verificano nel corso dell’intero ciclo di vita di un prodotto (produzione, distribuzione e fasi finali del ciclo di vita) o di un servizio. Questi includono anche i processi upstream, come i fornitori, e downstream, come la gestione dei rifiuti, associati alla produzione (ad esempio, la produzione di materie prime, materiali ausiliari e operativi), all’utilizzo e allo smaltimento (ad esempio, l’incenerimento dei rifiuti).

La valutazione dell’impatto del ciclo di vita (LCIA) riguarda tutti gli input rilevanti provenienti dall’ambiente (come i minerali e il petrolio grezzi, l’acqua e l’utilizzo del suolo), così come le emissioni nell’aria, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto. L’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) fornisce le linee guida e i requisiti per eseguire la valutazione del ciclo di vita in base agli standard ISO 14040 e 14044.

Le fasi principali della valutazione del ciclo di vita

Definizione dell’obiettivo e dell’ambito di applicazione
In questa fase, viene definito il prodotto o il servizio che si desidera valutare. Si sceglie una base funzionale per il confronto e si definisce il livello di dettaglio richiesto. Quindi è necessario definire l’obiettivo che determina l’ambito di applicazione, ivi inclusi l’applicazione e il pubblico target. Infine, è necessario stabilire se è necessario o meno sottoporre l’obiettivo a una revisione critica.

Analisi dell’inventario
In questa fase, viene effettuata la compilazione dei dati e viene eseguita l’analisi dell’inventario delle sostanze che vengono estratte e poi rilasciate nell’ambiente. L’inventario finale fornisce un elenco di tutti i prodotti utilizzati e immessi nell’ambiente associati al ciclo di vita del prodotto o del servizio.

Valutazione dell’impatto
Durante la valutazione dell’impatto, vengono classificati l’utilizzo delle risorse e le emissioni generate in base all’impatto potenziale; queste ultime vengono quantificate in base a un numero ristretto di categorie di impatto, che verranno a loro volta valutate in termini di importanza relativa rispetto all’obiettivo dello studio LCA.

Interpretazione
Sulla base delle informazioni acquisite, sarà possibile discutere i risultati in termini di contributi, rilevanza, solidità, qualità dei dati e limitazioni. Verranno anche valutate in modo sistematico tutte le possibilità di ridurre gli effetti negativi dei prodotti o dei servizi sull’ambiente, evitando il trasferimento degli oneri tra le categorie di impatto o le fasi del ciclo di vita. Evitare il trasferimento degli oneri è un punto di forza fondamentale dell’approccio LCA.

Terminologia della valutazione del ciclo di vita

Delimitazione del sistema
Una descrizione delle attività che rientrano nelle fasi del ciclo di vita del prodotto e che sono incluse o escluse dall’analisi.

Sistema prodotto
L’intero gruppo di attività incluse nella delimitazione del sistema che sono associate all’unità funzionale.

Unità funzionale
Unità di riferimento per scalare il sistema prodotto sulla base delle funzioni offerte. Tutte le valutazioni vengono effettuale sulla base di questa unità. Alcuni esempi: per prodotti come salviette di carta e asciugatori per le mani elettrici, 100 coppie di mani asciugate; per le macchine da caffè, 1 litro di caffè prodotto; per le stampanti da ufficio, 1.000 pagine stampate oppure per il trasporto merci, 1 tonnellata/chilometro.

Flusso di riferimento
La quantità di prodotto necessaria a fornire l’unità funzionale, espressa in massa, energia, area, volume o qualsiasi altra unità di misura fisica. Per le LCA che analizzano i prodotti intermedi o le materie prime senza un utilizzo finale determinato, il flusso di riferimento potrebbe essere utilizzato come unità funzionale: ad esempio, una tonnellata del metallo A o della sostanza chimica B.

Analisi dell’inventario del ciclo di vita (LCI)
La raccolta e l’analisi di tutti i dati necessari a quantificare gli input (flussi di risorse ed energia) e gli output (emissioni e rilascio di altro tipo) all’interno e all’esterno del sistema prodotto che attraversano la delimitazione del sistema.

Valutazione dell’impatto del ciclo di vita (LCIA)
La valutazione dei potenziali impatti ambientali sulla base dei risultati dell’analisi LCI ottenuti utilizzando una serie completa di categorie di impatto.

Interpretazione
Discussione e valutazione dei risultati emersi da LCI e LCIA per giungere a una conclusione, per confrontare scenari diversi (un’altra funzione fondamentale dell’analisi LCA) e per identificare il potenziale di miglioramento esistente.

Rendicontazione
Documentare lo studio LCA in modo completo e trasparente, in conformità ai requisiti dello standard ISO 14044.

Revisione critica
Valutazione della conformità da parte di uno o più esperti indipendenti per confermare il rispetto dei requisiti previsti dalla norma ISO 14044, con conseguente aumento della credibilità dello studio LCA e della possibilità di comunicarne i risultati. Lo studio LCA deve essere sottoposto a revisione esterna da parte di una commissione formata da tre esperti indipendenti, se un’azienda intende pubblicizzare la superiorità dal punto di vista ambientale del proprio prodotto rispetto a quello concorrente.

Categorie di impatto

  • Il cambiamento climatico, ossia il riscaldamento globale o l’impronta di carbonio. La misurazione delle emissioni di gas serra, come CO2 e metano. Queste emissioni sono la causa di un aumento dell’assorbimento delle radiazioni solari da parte della terra, alla base dell’effetto serra. Questo fenomeno può avere ripercussioni negative sulla salute dell’ecosistema, dell’uomo e sul benessere materiale.
  • L’eutrofizzazione, o la soprafertilizzazione, riguarda tutte le potenziali conseguenze causate da livelli eccessivi di macronutrienti, tra cui i due più noti sono l’azoto (N) e il fosforo (P). L’arricchimento dei nutrienti può causare un cambiamento nella composizione delle specie e produzione elevata di biomassa, sia negli ecosistemi acquatici che terrestri, comportando, ad esempio, la proliferazione di alghe potenzialmente tossiche. Negli ecosistemi acquatici, l’aumentata produzione di biomassa può causare una depressione nei livelli di ossigeno a causa del maggiore consumo di ossigeno che avviene nella decomposizione delle biomasse.
  • Acidificazione: misurazione delle emissioni che comportano effetti acidificanti per l’ambiente. Il potenziale di acidificazione misura la capacità di una molecola di aumentare la concentrazione di ioni di idrogeno (H+) in presenza di acqua, riducendo il valore del pH, come avviene nel fenomeno della pioggia acida. Un aumento nella mortalità della fauna ittica, il declino delle foreste e il deterioramento dei materiali da costruzione sono soltanto alcune delle potenziali conseguenze di questo fenomeno.
  • Formazione di smog, ossia inquinamento fotochimico: la misura delle emissioni di gas precursori che contribuiscono alla formazione di smog a livello del terreno (prevalentemente ozono O3), prodotto dalla reazione tra COV e monossido di carbonio in presenza di ossidi di azoto per influenza dei raggi UV. L’ozono toposferico può nuocere alla salute umana, agli ecosistemi e ai raccolti.
  • Il particolato o emissioni di polveri e aerosol: la misura delle emissioni di particolato e gas precursori di particolato secondario, come SO2 e NOx da fonti quali la combustione dei combustibili fossili, del legno e le particelle di polvere provenienti dalle strade e dai campi. Il particolato può avere effetti nocivi sulla salute umana, tra cui le malattie respiratorie, e contribuisce a innalzare il tasso complessivo di mortalità.
  • Riduzione dello strato di ozono: la misura delle emissioni che contribuiscono a ridurre la cintura stratosferica di ozono, ovvero alla creazione del buco dell’ozono. La riduzione dello strato di ozono comporta maggiori livelli di raggi ultravioletti UVB che raggiungono la superficie della terra, con effetti dannosi per l’uomo e le piante.

Come vengono raccolti i dati per la valutazione del ciclo di vita?

  • Normalmente vengono raccolti attraverso modelli di raccolta dei dati.
  • Raccolta dati automatizzata tramite i sistemi di fonti.
  • Il livello di dettaglio, che può variare dalla completa mancanza di dati alla descrizione dei singoli passaggi del processo, dipende dalla disponibilità dei dati, dal tempo a disposizione per la loro raccolta, dalla rilevanza dei dati e dall’ambito di applicazione della LCA.
  • Tra le fonti di dati primari rientrano le distinte dei materiali, i software PLM, le bollette delle utenze, le letture dei contatori, la documentazione di approvvigionamento, gli inventari dei rifiuti, i report sulle licenze a emettere determinati tipi di gas, le specifiche tecniche dei macchinari e le misurazioni svolte nelle linee di produzione.
  • Le fonti di dati secondarie includono, invece, i database LCA, la letteratura tecnica, gli studi di ricerca, le presentazioni alle conferenze, i brevetti e altro ancora.
  • È necessario garantire la qualità di tutti i dati raccolti, così come verificare la loro completezza e la loro coerenza, ad esempio, tramite controlli del bilancio di massa, del profilo di emissioni, dell’intensità energetica, del bilancio idrico e simili.

Quali sono i passaggi necessari per il completamento di uno studio LCA?

Il grafico seguente riassume l’approccio complessivo da adottare per uno studio LCA, che, nel corso degli anni si è affermato come buona pratica per la realizzazione e conclusione di studi LCA di qualità, anche rispetto ai risultati garantiti per i clienti operanti in una miriade di settori diversi.

Quali sono i passaggi necessari per il completamento di uno studio LCA?

Nel corso degli ultimi 30 anni, il team di consulenza sulla sostenibilità di Sphera ha svolto centinaia di valutazioni del ciclo di vita sui prodotti provenienti da moltissimi settori industriali e ha contribuito a creare i database più completi e aggiornati al mondo per l’inventario del ciclo di vita (LCI).

Ulteriori informazioni sulla valutazione del ciclo di vita

Come funziona la valutazione del ciclo di vita (LCA)?

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L’arte della valutazione del ciclo di vita

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